coronavirus

1) Quali saranno i primi clienti?


Clienti Nuovi o Vecchi? E da dove arriveranno?

Aspettiamoci Clienti Italiani! Nel caso le frontiere saranno aperte, anche Stranieri da paesi vicini, come Austria, Svizzera o Francia.

Consideriamo che come è stato ampiamente annunciato “la riapertura” e la fine del Lockdown sarà graduale. Le restrizioni, le limitazioni a viaggiare,… limiteranno per forza di cose gli spostamenti. Per gli spostamenti in Treno o Aereo dovremo sicuramente aspettare a lungo ancora. Quindi i viaggi avverranno in automobile, con distanze percorribili al massimo nell’arco di una giornata.

Per lo più Nuovi Clienti quindi, che probabilmente scelgono a loro volta nuove mete e cambiano gusti e abitudini. Dobbiamo essere bravi ad intercettarli e ad incuriosirli per provare cose nuove anche per loro.

Dopo la lunga Quarantena Forzata cercheranno quello che più gli sarà mancato: grandi spazi, natura, vita all’aria aperta. In questo senso, prevedendo ancora accessibilità limitate a Ristoranti, Bar … preferiranno luoghi dove possono avere spazi esterni esclusivi, con entrate esclusive e aree esterne ad uso esclusivo.

Le Ville e le Case unifamiliari saranno chiaramente privilegiate, ma anche le Proprietà con pochi appartamenti Ben Separati. Occorre rivedere e verificare che le aree riservate in piscina e in giardino siano il più possibile distanziate.

Non dimentichiamo, e non ci stancheremo mai di dirlo, di porre attenzione alle Pulizie…più che mai! Rivedere i prodotti, usare ed offrire Mascherine, spiegare come avvengono le Pulizie! La scarsa pulizia non sarà mai più tollerata! Per consigli e dubbi siamo a disposizione come sempre.

Dei prezzi parleremo sicuramente più avanti, ma questi saranno molto importanti: faranno la differenza fra il semplice calo di fatturato o il suo azzeramento. L’offerta di alloggi sarà enorme e sbagliare sarà più facile che mai! Dimentichiamo i listini e le politiche del passato: la domanda sarà Molto Diversa! Flessibilità nei periodi, velocità di cambiamento dei prezzi, offerte rapidissime per riempire i “buchi”. Anche la durata minima avrà bisogno di essere rivista e cosi tanto altro. Le Condizioni e le Limitazioni avranno forse più importanza o almeno pari importanza del Prezzo.

Strumenti efficaci per cambiare le condizioni ed i prezzi giorno per giorno saranno indispensabili e non più un lusso per fare solo qualche prenotazione in più. Queste scelte fatte giorno per giorno faranno la differenza fra una “bella o brutta stagione”.

Da parte nostra abbiamo implementato e stiamo incrementando questi strumenti che malgrado il costo elevato, fanno parte del servizio che mettiamo a disposizione di tutti i Proprietari. Se non hai chiaro qualcosa o vuoi approfondire non esitare a contattarci!


Un articolo interessante a riguardo:

Il turismo punta sul fattore«vendetta» – Isidoro Trovato (Corriere della Sera 06 Aprile 2020)

Il turismo è uno dei primi settori che fa sperare in una ripresa dopo la crisi. Ne sono convinti gli operatori del settore e Confturismo-Confcommercio, che ha lanciato un sondaggio realizzato in collaborazione con Swg secondo cui 7 intervistati su 10 pensano che l’emergenza coronavirus durerà ancora due o tre mesi in Italia e la metà di loro ha intenzione di fare una vacanza appena l’emergenza sanitaria finirà e l’allarme sarà cessato. «Il turismo è il settore con i maggiori danni economici per effetto della pandemia Covid-19 — spiega in una nota Confturismo —. Tutta la filiera turistica, dalla ricettività alla ristorazione, dai tour operator e agenzie di viaggio ai servizi di spiaggia, è ferma e le previsioni fino a maggio indicano perdite di quasi 90 milioni di presenze di turisti tra italiani e stranieri. Oltre 500 mila stagionali a rischio. Crolla l’indice di fiducia del viaggiatore italiano, perde 18 punti in un mese, il valore più basso mai registrato in passato». Del resto con la mobilità bloccata non poteva che essere così. Malgrado tutto però dal sondaggio emerge che l’83 % degli italiani farà vacanze in Italia; il 16% teme però di non avere una disponibilità economica sufficiente per farla; il 44% degli intervistati la farebbe se potesse detrarre parte del suo costo. Questo ci mostra il turismo come uno dei primi settori che fa sperare in una ripresa dopo la crisi. Con effetti su tutto il paese. Non bisogna dimenticare infatti che, secondo dati Istat, 100 euro di transazioni nel turismo ne generano ulteriori 86 in altri settori. «Sostenere il turismo adesso significa investire in un settore che mette in moto a sua volta altri consumi portando ossigeno all’economia dell’intero Paese — spiega Luca Patanè (nella foto), presidente di Confturismo – Confcommercio —. Rendiamo anche detraibili per due anni le spese di vacanze di almeno tre notti delle famiglie italiane che soggiornano nelle strutture ricettive. Questo potrebbe essere un buon incentivo per il recupero del settore e un’accelerazione al ritorno alla normalità».

Per Favore fateci sapere idee, opinioni…e quant’altro possa aiutarci a Capire. Non esitate a chiamare anche per fare una semplice chiacchierata. Cellulare dall’Italia: +39 351 51 03 744 o dalla Svizzera: +41 77 428 44 18, email: daniele@dotholiday.ch



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